La Crociera Aerea del Decennale del 1933 
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Rompighiaccio Ungava

Da "La centuria alata" di Italo Balbo:

"Fortuna volle che proprio un rompighiaccio, l’Ungava, si trovasse nella baia di San Giovanni di Terranova insieme con il Senef, la piccola nave-cisterna della Stardard Oil Company. Non c'è da scegliere. Passo l'ordine di adoperare l'Ungava. L'Alice non ha compartimenti stagni. Stazza appena 900 tonnellate. L'urto con un iceberg la farebbe calare a picco immediatamente. Né vi è la speranza che anche nelle settimane seguenti scompaiano le montagne galleggianti. Perdura su Belle Isle l'area di bassa pressione. Ma occorrono almeno 4 giorni prima che l'Ungava possa raggiungere l'Alice nella Grignet bay. Ne occorreranno almeno altrettanti perché insieme giungano a Cartwright. [...]L' Ungava raggiunge l'Alice. Questa scarica sul rompighiaccio tutto il carburante, il materiale di riserva, il personale della base di Labrador, i giornalisti. Ora non resta sull'Alice che l'equipaggio: qualunque sia la sorte che lo attende, il destino della Crociera è garantito perché l'Ungava non teme i ghiacci. L'Alice avrebbe dovuto raggiungere il Labrador non appena lo stretto di Belle Isle fosse sgombro. Accade invece questo fatto straordinario: che la piccola nave italiana, appena alleggerita del suo carico prezioso, volta arditamente la prua verso Cartwright e manovrando con eccezionale abilità passa attraverso gli icebergs i canali della banchisa, attraversa lo stretto ed arriva prima del rompighiaccio, prima di qualsiasi altra nave della stagione, al piccolo paese che da settimane e settimane voleva raggiungere. Mi arriva un trionfale telegramma del comandante Balilla Longo. L'imprudenza è stata grande e grande il pericolo. Ma che fare? Siamo già nel clima della Crociera, un clima di ardimento, in cui il successo tutto giustifica quando è fatto per l'onore della bandiera. Invece di un rimprovero gli radiotelegrafo un elogio. L'Alice ha battuto il rompighiaccio. Non appena questo arriva con gli uomini e il materiale, tiriamo un gran respiro: la base di Cartwright è a posto!"